Finora, di fronte a tutti i dati in risalita, a numeri di gran lunga superiori a quelli della prima ondata di primavera, la risposta più comune era: “Tanto sono tutti asintomatici”. Ora, però, verrà forse il momento di ricredersi: secondo i Cdc (Center for desease control), i centri di controllo e prevenzione delle malattie degli Stati Uniti, gli asintomatici sono proprio il pericolo maggiore da cui guardarsi.
“La maggior parte delle infezioni da Sars-Cov-2 è diffusa da persone senza sintomi”, scrive l’agenzia in una sezione del suo sito dedicata alla spiegazione scientifica su come utilizzare le mascherine per controllare la diffusione del virus.
I dati parlano chiaro: nella guida si dice espressamente che più del 50 per cento di tutte le infezioni sono trasmesse proprio da persone asintomatiche. “Ciò significa che almeno la metà delle nuove infezioni – specifica la guida dei Cdc – proviene da persone probabilmente inconsapevoli di essere contagiose per gli altri”.
C’è un’ulteriore distinzione all’interno di questi dati: secondo il Cdc gli asintomatici “totali”, che non sviluppano mai un sintomo, sono il 24 per cento delle cause di diffusione. Un altro 35 per cento infetta da pre-asintomatico. Il restante 41 per cento delle infezioni, naturalmente, è dovuto a persone sintomatiche.