FOGGIA – Avevano organizzato il funerale, pubblicando i necrologi in tutta la città: i familiari di un pensionato di 86 anni, alla fine, hanno scoperto che l’anziano era ancora vivo. Un po’ malconcio, ma di sicuro da non accompagnare al cimitero per l’ultimo saluto.
Arriva da Foggia una delle tante vicende surreali che stanno caratterizzando questo periodo Covid. Il pensionato era uno degli ospiti della Rssa fondazione Palena: una struttura in cui erano stati contagiati tutti i 69 ospiti oltre ai 28 operatori socio sanitari. Le sue condizioni di salute, dopo aver rilevato la positività al tampone in dato 6 novembre, si erano poi aggravate, tanto da richiedere il ricovero in ospedale.
Nella notte tra il 18 e il 19 novembre dal Pronto soccorso dell’ospedale sono partite due chiamate: una alla famiglia, ma con l’inserimento della segreteria telefonica non si è riusciti a comunicare; l’altra, invece, alla direttrice della casa di riposo che è stata informata del decesso.
Questa, a sua volta, la mattina successiva si è messa in contatto con la famiglia che, con le lacrime agli occhi, senza aver nemmeno avuto la possibilità di vedere l’anziano un ultima volta, si è subito attivata per organizzare il funerale.
Dopo l’affissione dei necrologi in tutta la città, però, ecco la sorpresa: la telefonata di una infermiera dell’ospedale, per avvisare che il pensionato era in gravi condizioni ma ancora vivo. La famiglia ha annunciato la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica.