“A causa delle misure limitative durante l’emergenza Covid abbiamo involontariamente creato profondo disagio che ha contribuito ad un aumento dei fenomeni di femminicidio, triplicati durante il lockdown, arrivando ad un caso ogni due giorni. Anche a fronte di un calo degli omicidi. Sono le parole pronunciate dal premier Giuseppe Conte al Senato, in occasione di un incontro sui centri antiviolenza. E proprio il premier ha voluto intervenire su questo tema in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
La situazione nel nostro Paese è ancora allarmante: nel corso dell’anno 2020 sono addirittura 91 le donne vittime di omicidio nei primi 10 mesi, come evidenziato dal rapporto Eures sul femminicidio in Italia. Lo scorso anno erano state 99, quindi si tratta di un calo, ma ben poco soddisfacente.
Entrando nel dettaglio del rapporto, infatti, sono in calo soltanto le vittime femminile della criminalità (da 14 a 3), mentre si registrano lievissime variazioni ne femminicidi familiari (da 85 passano a 81). In aumento, invece, il numero delle donne uccise nel contesto del vicinato (da 0 a 4 casi).
A diminuire significativamente sono tuttavia soltanto le vittime femminili della criminalità comune (da 14 ad appena 3 nel periodo gennaio-ottobre 2020), mentre risulta sostanzialmente stabile il numero dei femminicidi familiari (da 85 a 81) e, all’interno di questi, il numero dei femminicidi di coppia (56 in entrambi i periodi), mentre aumentano le donne uccise nel contesto di vicinato (da 0 a 4).
Il rapporto dell’Eures evidenzia in particolare i femminicidi familiari (che negli ultimi 20 anni presentano un’incidenza progressivamente crescente): registrano il valore più elevato proprio nell’ultimo anno (89% di incidenza sul totale delle donne uccise), a fronte di una percentuale media del 73,5% (pari a 2.458 femminicidi familiari dal 2000 ad oggi). La coppia continua a rappresentare il contesto relazionale più a rischio per le donne, con 1.628 vittime tra le coniugi, partner, amanti o ex partner negli ultimi 20 anni (pari al 66,2% dei femminicidi familiari e al 48,7% del totale delle donne uccise) e 56 negli ultimi 10 mesi (pari al 69,1% dei femminicidi familiari e a ben il 61,5% del totale delle donne uccise).