PERUGIA – Un’insolita truffa è stata smascherata dai poliziotti della questura di Perugia che hanno denunciato i tre responsabili. Un’organizzazione composta da tre uomini di origine irlandese proponeva, a piccoli e medi imprenditori locali, di ripristinare il manto stradale di aree private di pertinenza delle ditte, con materiale a basso costo e di pessima qualità.
Sono accusati di truffa e tentata truffa. Si presentavano alle vittime prescelte parlando con uno spiccato accento inglese e le convincevano a rifare l’asfalto ad un prezzo inferiore a quello di mercato, assicurando essere fatto con materiale di qualità proveniente da cantieri dismessi e garantivano ai “clienti” la fattura del lavoro eseguito.
In effetti, dopo aver raggiunto l’accordo e aver ricevuto parte dei pagamenti previsti, si presentavano sui piazzali dei clienti con macchinari e attrezzatura adatta allo scopo; realizzavano il lavoro velocemente e poi sparivano senza mai far recapitare la fattura prevista.
L’indagine della Polizia di Perugia prende spunto dalla perspicacia di una possibile vittima che insospettita dall’allettante offerta dei tre “inglesi”, si era documentata da Internet sulla presenza di una possibile truffa.
In effetti l’imprenditore aveva riscontrato l’esistenza di una truffa del genere e non aveva accettato di commissionare il lavoro. In un secondo momento, però, l’imprenditore ha riconosciuto l’auto dei tre all’interno del piazzale di un locale commerciale e ha chiamato la Polizia.
Gli agenti delle volanti arrivati sul posto hanno identificato i tre uomini sospetti procedendo anche ad una perquisizione. All’interno dell’auto gli agenti hanno trovato la fotocopia di due assegni rilasciati dai clienti truffati della zona intorno a Perugia.
Una breve indagine ha permesso agli investigatori di raccogliere maggiori elementi a sfavore degli indagati, elementi che ne hanno dimostrato la malafede. Già da tempo i 3 uomini perpetravano truffe in tutta Italia.
Inoltre, uno dei tre è stato trovato in possesso di una patente di guida contraffatta. L’autovettura che utilizzavano, con targa francese, era sprovvista di copertura assicurativa ed è risultata radiata dalla Francia e mai immatricolata in Italia.