BARI – Con 42 “nuovi ingressi” nelle terapie intensive Covid la Puglia, ieri è stata la regione italiana che ha registrato il maggior aumento di pazienti passati nelle rianimazioni per il peggiorare delle loro condizioni fisiche. Complessivamente, sono 185 i pugliesi positivi al coronavirus in terapia intensiva, numero stabile rispetto ai giorni scorsi; mentre si abbassa ulteriormente il numero di ricoveri totali, passati a 1.683 contro i 1.717 di ieri.
Ieri su 10.188 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 1.388 casi positivi, con un tasso di positività del 13.62%, in aumento rispetto al 10% di martedì ma più bassa di 2 punti rispetto alla media della settimana prossima: 547 casi sono stati rilevati in provincia di Bari, 90 in provincia di Brindisi, 219 nella Bat, 242 in provincia di Foggia, 142 in provincia di Lecce, 142 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione, 5 casi di provincia di residenza non nota. Sono stati registrati 44 decessi: 16 in provincia di Bari,15 nella Bat, 1 in provincia di Brindisi, 6 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione. Il numero delle vittime sale così a 2.057, mentre con 768 guariti in più i negativizzati arrivano a 21.132. I casi attualmente positivi sono 52.850.
Tra le regioni con il maggior numero di tamponi per il coronavirus positivi nelle ultime 24 ore in Italia la Puglia è terza, dopo il Veneto e Lombardia.
Intanto ieri alla Puglia sono state ufficialmente assegnate 94.526 dosi di vaccino Covid, il riparto riguarda solo la prima tranche che verrà consegnata, presumibilmente, agli inizi di gennaio dalla casa farmaceutica Pfizer. Per primi verranno vaccinati, su base volontaria, i dipendenti degli ospedali e delle Asl, compresi i dipendenti amministrativi, Sanitàservice e personale esterno; ospiti e collaboratori delle Rsa; medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Sono 11 gli ospedali individuati in Puglia per lo stoccaggio dei vaccini.
Infine, l’Asl Bari ha attivato 22 postazioni in tutta la provincia per effettuare il test antigenico Covid. E’ operativa a pieno regime la rete composta da 22 mini laboratori presenti in zone “nevralgiche”: ospedali, pronto soccorso, poliambulatori, uffici di Medicina del lavoro e postazioni mobili su ambulanza. Si tratta di apparecchiature Poct – Point Of Care Testing – che possono fornire l’esito del tampone in pochi minuti.