“Il Governo ha giustamente deciso di ritirare la concessione ad Autostrade per l’Italia per la tragedia di Genova. Dovrebbe fare la stessa cosa con Pedemontana. Lo farò presente al Ministro Toninelli nei prossimi giorni”. Lo annuncia il senatore Gianmarco Corbetta (Movimento 5 Stelle) che alla luce dei tragici fatti di Genova e del crollo del Ponte Morandi riporta l’attenzione locale sulla situazione dei ponti della Milano-Meda. Lui, del resto, da cittadino di Bovisio Masciago quell’arteria viabilistica la conosce molto bene.
“Bisogna domandarsi come è possibile che si arrivi ad una situazione limite come questa- afferma Corbetta -, con ponti ammalorati che secondo alcuni periti vanno chiusi subito per evitare che crollino sulla testa della gente e secondo altri possono tirare a campare ancora per un po’! Perché non si è intervenuti prima evitando questi surreali confronti tra periti indegni di un Paese civile?”.
L’esponente pentastellato invita a non sbagliare il bersaglio nell’individuare il responsabile di questa situazione: “Nel dibattito pubblico di questi giorni si è puntato il dito contro i governi precedenti che hanno lasciato vuote le casse delle Province. Ma nel caso specifico di questi ponti sulla Milano-Meda, la verità è un’altra: c’è un unico responsabile ed è individuabile con precisione: si tratta di Società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., la società che detiene la concessione per la realizzazione e la gestione dell’autostrada Pedemontana. I vincoli contrattuali della concessione rilasciata ad Autostrada Pedemontana Lombarda parlano chiaro: Apl avrebbe dovuto rifare questi (ed altri) ponti della Milano-Meda ben 5 anni fa e non lo ha fatto. Siamo di fronte a una gravissima inadempienza contrattuale che giustifica ampiamente la rescissione della concessione da parte del concessionario Cal (società pubblica partecipata alla pari da Regione Lombardia e Anas)”.
Corbetta fa fatica ad accettare che, in virtù di questa situazione, Regione Lombardia abbia deciso di mettere mano al portafoglio stanziando 1 milione 500 mila euro per la messa in sicurezza della strada. “Nessuno però si è chiesto – spiega il senatore – per quale stramaledetto motivo deve essere la regione a sopperire alle inadempienze contrattuali di Autostrada Pedemontana Lombarda, utilizzando soldi pubblici che avrebbe ben potuto usare per la messa in sicurezza di altre arterie stradali o ferroviarie! E sa il cielo quanto ce ne sia bisogno nella nostra regione! Il silenzio di destra e sinistra su questa “dimenticanza” di Pedemontana e sulla “copertura” della Regione è semplicemente vergognoso”.
“La rescissione della concessione ad Autostrada Pedemontana Lombarda – conclude Corbetta – porterebbe finalmente verso nuovi scenari, con la possibilità di usare il contributo pubblico non ancora utilizzato per questa grande opera inutile e dannosa, per mettere finalmente in completa sicurezza la Milano-Meda, valutando concretamente la possibilità di allargarla con una terza corsia fino alla tangenziale Nord di Milano all’altezza di Paderno Dugnano”.