MONZA – Il Disegno di legge sui vaccini non piace a tutti e la consigliera comunale Francesca Pontani (Pd) va all’attacco sia del documento sia del suo primo firmatario, il concittadino Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio in Senato. ” Vi do uno scoop cari monzesi – scrive sul suo blog Diario di una consigliera – e stavolta c’è proprio da vergognarsi tanto: il firmatario del folle decreto sui vaccini è un monzese: Massimiliano Romeo della Lega! Così Monza oltre ad essere conosciuta per la Formula 1 sarà conosciuta anche per aver dato i natali a questo “genio politico” e per questa follia! #celiabbiamoincasa”. Allegando anche il testo del Ddl su questo obbligo vaccinale meno restrittivo rispetto all’attuale Legge Lorenzin e che permetterebbe anche agli studenti non vaccinati di andare a scuola.
Il Ddl – che se approvato andrà a sostituire la nota “legge Lorenzin” – non piace alla consigliera Pontani, ancor meno il fatto che il documento sia stato presentato proprio dal monzese, insieme al collega del Movimento 5 Stelle Stefano Patuanelli. La consigliera piddina attacca, non solo il testo, ma la mancanza di competenza sanitaria di Massimiliano Romeo in merito a questo delicato argomento.
Un’attacco che il senatore rimanda al mittente. “I testi vanno letti, capiti e studiati prima di sparare a zero senza conoscere i fatti- spiega a difesa del suo Ddl – Il documento non è una legge, quindi va discusso e potrà essere suscettibile a cambiamenti. Non togliamo alcun obbligo vaccinale: per noi i vaccini sono fondamentali, un’importante conquista della scienza”.
Romeo difende il suo Ddl, certo che un piano capillare di informazione e di prevenzione con i genitori timorosi di sottoporre i figli alle vaccinazioni avrebbe effetti migliori rispetto all’attuale divieto di iscrizione a scuola dei bimbi non vaccinati.
“E’ un disegno di legge basato sul buon senso – aggiunge – Non mettiamo in discussione l’obbligo delle vaccinazioni, ma l’idea che un bambino non vaccinato non possa andare a scuola. Puntiamo molto sulla prevenzione e sulla formazione delle famiglie, destinando anche una quota alla prevenzione vaccinale: con esperti che spiegheranno ai genitori ogni dubbio, fornendo utili informazioni e ricordando l’importanza della salvaguardia della salute pubblica. Poi in caso di emergenze o significativi scostamenti dai dati di sicurezza il Ministero può attuare un piano straordinario e solo a quel punto subordinare l’iscrizione alla copertura vaccinale. Noi siamo certi che con un adeguato piano di prevenzione raggiungeremo la copertura di sicurezza”. Romeo inoltre difende il Ddl ricordando che “su 28 Paesi dell’Unione europea meno della metà, precisamente 13, obbligano gli studenti a vaccinarsi, altrimenti non possono accedere a scuola”.
Un tema, quello dell’obbligo vaccinale e del Ddl che in queste settimane ha fatto parlare parecchio, soprattutto il movimento dei no-vax che ha persino augurato la morte al professor Roberto Burioni, noto immunologo che da tempo si batte sulla rete per ricordare l’importanza dell’obbligo vaccinale. In questi ultimi giorni, inoltre, è circolata in rete (condivisa anche dalla consigliera del Pd Francesca Pontani) la lettera di un medico che condanna fortemente la possibile abolizione della legge Lorenzin ricordando la conquista delle medicina che proprio grazie ai vaccini ha debellato diverse malattie, stuzzicando i detrattori sulla possibilità quindi “di poter proibire non solo le vaccinazioni ù si legge nella lettera ù ma anche tutte e chirurgie, il vaccino HPV contro i tumori della cervice uterina, le coronografie con PCI primarie che ogni giorno salvano la vita a centinaia di persone colpite da infarto, la trombolisi primaria per tutti i pazienti colpiti da ictus cerebrali e le trasfusioni”.
Un tema molto delicato che, soprattutto nelle prossime settimane alla vigilia della riapertura delle scuole, tornerà a fare parlare.
Barbara Apicella