TEL AVIV – La situazione attuale dell’emergenza Covid è di gran lunga migliore rispetto a quella italiana. Il governo di Israele, tuttavia, ha scelto la linea dura: dalla mezzanotte di oggi scatta un lockdown totale per due settimane.
A fare prendere questa decisione sono stati i dati dell’ultimo giorno, sebbene in calo: 7.820 nuovi casi di positività con 127.140 tamponi. Significa un tasso di positività del 6,2 per cento, ovvero pari all’incirca alla metà di quello italiano.
Da questa notte saranno dunque chiuse tutte le attività produttive non essenziali, le scuole (tranne alcuni casi specifici), le attività commerciali non primarie, tutti i luoghi ricreativi e anche luoghi di culto. Non sarà possibile inoltre allontanarsi da casa di oltre un chilometro, eccetto che per andare a vaccinarsi né recarsi in casa d’altri, i trasporti pubblici opereranno al 50%. Divieto di assembramento oltre 5 persone al chiuso e 10 all’aperto (con alcune eccezioni). Potrà lasciare il Paese solo chi ha acquistato un biglietto aereo prima dell’entrata in vigore del lockdown.
Nel frattempo prosegue la campagna vaccinale. Fino a ieri erano state somministrate dosi a 1,6 milioni di cittadini. Si tratta in assoluto di uno dei migliori risultati rapportato al numero degli abitanti.