CANTU’ – Doveva essere un momento di piacere, si è trasformato in un incubo: un uomo, dopo aver contattato un transessuale per concordare la prestazione, è stato ricattato e costretto a versare la bellezza di 16 mila euro in soli 8 giorni. Il trans e un complice sono stati arrestati dai Carabineiri.
Si è cacciato inconsapevolmente nei guai il canturino. Non avrebbe mai immaginato che il trans, un italiano di 42 anni residente ad Alessandria, insieme a un complice romeno di 21 anni avrebbe iniziato a estorcergli denaro. Volevano soldi, tanti soldi, per garantire che non avrebberos spifferato nulla alla famiglia. Di fatto dal 5 al 13 agosto sono riusciti a intescare 16 mila euro dopo aver continuamente minacciato il cliente verbalmente e attraverso la messaggistica di Whatsapp.
L’italiano, che peraltro non ha nemmeno ha avuto il rapporto sessuale essendo stato subito sottoposto a ricatto, dopo aver sborsato 16 mila euro e aver prosciugato il conto corrente non ce l’ha più fatta a resistere e si è rivolto ai Carabinieri della Compagnia di Cantù. Per questi incastrare i due malfattori è stato un gioco da ragazzi. E’ stato sufficiente presentarsi in borghese all’appuntamento, mescolati tra i normali cittadini, per balzare addosso ai due quando hanno messo le mani sulla busta contenente i soldi.
Il trans e il romeno sono stati arrestati. Solo il romeno, tuttavia, è finito in carcere poiché si è assunto la responsabilità delle minacce.