Tracciato da “Vinarius”, Associazione delle Enoteche Italiane, un bilancio sull’andamento del 2020 e sulle preferenze dei consumatori. L’analisi, condotta anche sulle enoteche non associate, registra come gli aumenti delle vendite riguardino, nel 40% dei casi, vini con fasce di prezzo che vanno dai 15 ai 30 euro, a conferma- spiega una nota- di quello che è il principale segmento di vendita delle enoteche.
Tra i prodotti che hanno riscontrato maggior interesse nel periodo natalizio spicca lo Champagne, indicato in una risposta su tre del campione coinvolto, a seguire il Metodo classico Italiano (24% del campione) ed infine i vini rossi e distillati per il 20% del campione.
Per quanto riguarda le enoteche con mescita (il 34% delle enoteche che hanno partecipato al sondaggio) il 36% dichiara di aver registrato un calo annuale delle vendite dovute alle conseguenze delle restrizioni Covid di oltre il 40%. Oltre il 58% dichiara di aver incrementato il delivery e il 35% dice di aver attivato il servizio di asporto per i clienti.
Con il dato per le enoteche classiche senza mescita (il 66% del campione analizzato) – si registra che nel 67% dei casi un aumento di fatturato di +10 punti percentuali nella maggior parte dei casi fino anche al + 30% nel 15% delle risposte. E’ sottolineato che anche per questa tipologia di attività, nel 51% dei casi il servizio delivery è stato incrementato mentre il 33% del campione ha dichiarato di aver aumentato il servizio di vendita al minuto per i clienti. Infine si segnala che il 15% delle enoteche intervistate ha potenziato la sua presenza nei canali social o ha creato o sviluppato un sito con e-commerce con vendita diretta. (Ansa)