Nell’anno difficile dell’emergenza Covid anche lo Speck Alto Adige Igp registra un calo nella produzione: si tratta di un -4,4 per cento rispetto al 2019. E’ emerso nei giorni scorsi in occasione dell’assemblea annuale del consorzio, che naturalmente si è tenuta in forma online a distanza nel pieno rispetto della normativa anti-Covid.
“Il 2020 è stato un anno fortemente influenzato dall’emergenza sanitaria – ha spiegato il neo presidente David Recla – che ha messo a dura prova i produttori, eppure, è proprio lo scorso anno che la quota Igp è rimasta stabile (2.802.310 baffe, pari al 41,2 per cento) -, dimostrando come anche in tempi difficili, la qualità, la sicurezza e la certezza sulla provenienza della materia prima viene sempre riconosciuta. Lo Speck Alto Adige Igp è un prodotto unico nel suo genere che incarna i valori del nostro territorio e i numeri ci dicono che i consumatori finali premiamo sempre più scelte di questo tipo”.
“Siamo consapevoli che c’è stato un calo della produzione – ha concluso Recla – e sappiamo che anche lo scenario attuale ha fortemente influito su questo, ma siamo comunque molto fiduciosi per il futuro”.