ROMA – Quello che qualcuno sosteneva un po’ timidamente nei giorni scorsi, ora si sente ripetere da più parti: questa può essere considerata a tutti gli effetti una terza ondata. Se è davvero così, speriamo molto più breve e molto più indolore delle precedenti. Di certo il tasso di positività sta salendo: dopo il 6,8 per cento della domenica, la settimana si apre con un 7,6 per cento che crea un po’ di preoccupazioni. I nuovi contagi sono 13.114. Con questi sale a 2.938.371 il totale dall’inizio dell’epidemia. Il minimo oggi è stato riscontrato in Valle d’Aosta (3 nuovi casi), il massimo in Emilia-Romagna (2.597) davanti alla Lombardia (2.135) e alla Campania (1.896).
In aumento anche il numero delle vittime, a riprova che il dato di ieri era stato condizionato anche dalla mancata registrazione di alcuni dati: oggi sono 246 i deceduti comunicati dal ministero della Salute. Sono invece 97.945 dal febbraio dello scorso anno.
Leggera risalita per quanto riguarda le vittime del giorno: 10.894. Portano il totale complessivo a 2.416.093.
In lieve aumento anche il numero delle persone attualmente positive in Italia: sono 424.333, quindi 1.966 in più nelle ultime ventiquattr’ore. Abbiamo 2.289 pazienti in terapia intensiva (ben 58 in più in un colpo solo), 19.112 quelli ricoverati con sintomi in una struttura sanitaria (474 in più). E poi 402.932 persone in isolamento domiciliare. Anche qui si torna a crescere, superando di nuovo la quota di 400 mila che speravamo di avere dimenticato per sempre.