Volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +14,1 % nelle vendite in valore a gennaio 2021 rispetto allo stesso mese dell’’anno precedente. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti divulgata in occasione della diffusione dei dati Istat sul calo del commercio al dettaglio a gennaio 2021 con l’alimentare che cresce su base annua in valore del 4,5% in controtendenza rispetto all’andamento negativo generale a causa dell’emergenza Covid.
Il risultato positivo delle vendite alimentari riguarda la grande distribuzione (6%) e addirittura anche le piccole botteghe (+3,2%) è sostenuto in realtà – sottolinea la Coldiretti – dal crollo dei consumi fuori casa in bar, ristoranti e mense per la preoccupazione del contagio, lo smart working, le preoccupazioni e le chiusure forzate che hanno favorito l’acquisto di alimenti da consumare tra le mura domestiche. La pandemia ha accelerato quel processo di “deglobalizzazione” in atto da qualche tempo, alimentando interesse e voglia di “mangiare vicino”. Dal globale al locale inteso come il negozio di vicinato, come mercato rionale ma anche quello contadino o direttamente in fattoria.
L’emergenza Covid-19 – conclude la Coldiretti – ha determinato un sensibile aumento del numero delle imprese agricole che praticano la vendita diretta e, di conseguenza, il fatturato di questo canale che, nel 2020, ha superato i 6,5 miliardi di euro secondo l’Ismea.