SEREGNO – Una ordinanza che vieta la vendita di alcolici in città, ma con l’istituzione di zone a orario differenziato: prima lo stop nel centro cittadino, successivamente anche nel resto del territorio. È una delle misure pensate dall’amministrazione comunale per cercare di contrastare gli episodi di violenza in città. Del resto è ancora fresco il ricordo di quanto avvenuto nel pomeriggio di sabato 27 febbraio, quando ben nove pattuglie dei Carabinieri e la Polizia locale erano accorse in piazza Vittorio Veneto per riportare la calma dopo un violento litigio, identificando ben quindici ragazzi attorno ai vent’anni, che dalle accuse verbali erano passati alle mani.
L’ordinanza, firmata nella giornata di giovedì dal sindaco Alberto Rossi, prevede un divieto generalizzato di vendita di bevande alcoliche nelle vie della Ztl (Zona a traffico limitato) e in corso Matteotti a partire dalle 17. Inoltre, in piazza Vittorio Veneto ne sarà vietato anche il consumo già a partire dalle 15.
Non si tratta dell’unico provvedimento pensato dal primo cittadino per tutelare la collettività. La decisione, infatti, è stata anche quella di potenziare la presenza della Polizia locale: nove agenti in servizio il sabato pomeriggio, compreso il Comandante Maurizio Zorzetto. Una misura considerata eccezionale anche in virtù del numero ridotto degli uomini in servizio a Seregno. Oltre a queste misure più legate al discorso di sicurezza, l’amministrazione comunale ha deciso attivare due nuovi servizi relativi all’igiene urbana. Il primo consiste nel posizionamento di altri contenitori per la raccolta di rifiuti per far fronte alle necessità emerse con le attività da asporto. Saranno posati da Gelsia Ambiente ogni sabato e rimossi il lunedì. E poi la scelta di intervenire immediatamente con la pulizia delle strade già nella serata del sabato, proprio per andare a eliminare eventuali situazioni di degrado e garantire il decoro del centro cittadino.
“Il centro storico – commenta il sindaco Alberto Rossi – è uno dei fiori all’occhiello di Seregno. La modificazione delle abitudini legate alla pandemia comporta modalità inedite di vivere il cuore della nostra città. Occorrono, quindi, nuovi approcci che garantiscano adeguati livelli di sicurezza urbana e decoro. Stiamo lavorando, cercando di cogliere tutte le opportunità e di sviluppare tutti i possibili percorsi: la nuova ordinanza, il massimo dispiegamento possibile di operatori di Polizia locale e la sperimentazione dei servizi di igiene urbana sono i concreti segnali di questo nostro impegno”.