Non riguarderebbe tutto il personale sanitario ma solo chi di loro lavora a contatto con i pazienti l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid 19 a cui sta pensando il governo. Sul testo sono al lavoro tre ministeri, Giustizia, Sanità e Lavoro oltre alla presidenza del Consiglio dei ministri. Per evitare il proliferare di contenziosi, si sta studiando nell’ambito del decreto che dovrebbe rendere obbligatorio il vaccino per gli operatori sanitari a contatto con i pazienti, l’ipotesi di un cambio di mansioni per chi continua a rifiutare il vaccino, come alternativa alle sanzioni che si stanno ancora definendo.E’ per questa ragione che nell’elaborazione del testo , un decreto a quanto ha riferito il presidente del Consiglio Mario Draghi, è coinvolto anche il ministero del Lavoro.
“Il governo – ha detto il premier Draghi durante la conferenza stampa di oggi – intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo”.
Quella sugli operatori sanitari non vaccinati – ha puntualizzato il ministro della Salute Speranza – “è una norma a nostro vaglio ma riconosciamo che l’adesione del personale sanitario è stata molto ampia, è la stragrande maggioranza e ha dato il buon esempio. C’è un pezzetto molto minimale, che stiamo quantificando, sul quale valutiamo un intervento con una norma”.
Il decreto con il quale il governo si appresta a introdurre l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario a contatto con i pazienti ha la sua cornice nelle sentenze della Corte costituzionale, che è più volte intervenuta nella materia dei vaccini. Una delle ultime sentenze sull’obbligo vaccinale è del 2018 e relatrice era l’attuale ministra della Giustizia Marta Cartabia.