Mai così tanti italiani in difficoltà a Pasqua per colpa dell’emergenza Covid che ha fatto salire a 5,6 milioni in Italia le persone in povertà assoluta, un milione in più rispetto allo scorso anno con il record negativo dall’inizio del secolo. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Istat divulgata in occasione dell’importante operazione di solidarietà del sistema agroalimentare italiano presentata al premier Mario Draghi dal Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini e dal Segretario Generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo.
L’iniziativa promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese ha visto la spedizione del primo carico di aiuti alimentari dal cortile di Palazzo Chigi “A sostegno di chi ha più bisogno” con l’obiettivo di dare un segno per chi ha bisogno ma anche una sollecitazione a tutti coloro che possono, perché facciano altrettanto.
Più di una famiglia su quattro (28,8%) ha dichiarato un peggioramento della propria situazione economica nel 2020 rispetto all’anno precedente e il deterioramento della situazione economica – sottolinea la Coldiretti – ha colpito di più le regioni ricche del Centro (30,5%) e del Nord (28,8%) rispetto al Mezzogiorno (27,7%). La povertà cresce soprattutto al Nord, area particolarmente danneggiata dalla pandemia, dove la percentuale di poveri assoluti passa dal 6,8% al 9,4%. A pagare il prezzo più alto alla crisi sono stati mamme e papà single e le coppie con uno o due figli.
Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. Tra le famiglie in difficoltà a preoccupare è anche il milione e 346mila bambini e ragazzi (under 18) poveri nel 2020, ben 209mila in più rispetto all’anno precedente. Una situazione drammatica che – evidenzia Coldiretti – incide sui livelli di istruzione ed integrazione aumentando l’area del disagio ed i rischi di comportamenti antisociali.
Per arginare questa situazione quasi 1 italiano su 3 (30%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – per Pasqua partecipa a iniziative di solidarietà, fa beneficenza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall’emergenza Covid. La mobilitazione vede percentuali maggiori di adesione proprio nelle aree meno prospere del Paese dal 33% del Centro al 39% del Sud, con una corsa alla solidarietà che coinvolge maggiormente le donne (35%) rispetto agli uomini (24%). L’obiettivo è tentare di dare una risposta ai bisogni delle fasce più disagiate. Contro la povertà è cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini.
“Si tratta di uno sforzo corale che dimostra la capacità dell’Italia di unirsi e mobilitare risorse per uscire insieme dalla crisi, nella consapevolezza di essere una comunità nazionale che ha potenzialità e capacità a tutti i livelli per far ripartire il Paese”, afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “l’importanza del Recovery plan per accompagnare la transizione ecologica dell’agroalimentare italiano, già oggi il più green d’Europa, che può offrire un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni”.