CARATE BRIANZA – L’Assemblea Ordinaria, effettuata alla presenza di un rappresentante designato (come le norme prevedono), ha approvato nel pomeriggio del 30 aprile il bilancio d’esercizio 2020, un bilancio che ancora una volta conferma la solidità e la capacità di esprimere redditualità da parte della banca pur in un contesto economico particolarmente difficoltoso caratterizzato dalla pandemia.
La banca si conferma con un livello di patrimonializzazione elevato: l’indice CET1 (Common Equity Tier 1 ratio), risulta pari al 16,27%, di gran lunga superiore al minimo richiesto dall’Organo di Vigilanza ed in crescita rispetto al 2019. In aumento anche il patrimonio della banca calcolato ai fini di vigilanza al 31 dicembre 2020, che ha raggiunto l’ammontare di 263 milioni di euro. La banca chiude il bilancio 2020 con un utile netto di 9,58 milioni di euro.
Positivo anche nel 2020 l’andamento della raccolta, a testimonianza della fiducia da parte della clientela: la raccolta globale è cresciuta del 6,98% rispetto all’anno 2019, attestandosi a 3.920 milioni di euro. Al risultato ha contribuito un aumento della raccolta diretta, incrementata del 7,4%, e dell’indiretta, che registra una crescita del 6,4% (attestandosi a 1.632 milioni); importante è la crescita del comparto del risparmio gestito (+10%).
La banca non ha fatto mancare il supporto all’economia del territorio, rivolgendosi in particolar modo alle famiglie e alle piccole e medie imprese. A fine 2020 nonostante le difficoltà del tessuto sociale ed in particolare delle imprese, ovviamente poco dedite a nuovi investimenti, i crediti verso la clientela si attestano a 1.427 milioni di euro, confermando un dato in linea con il 2019. La banca nonostante il difficile contesto ha ben presidiato gli indici di qualità del credito: i crediti deteriorati si riducono infatti del 35% ovvero di ben 38 milioni di euro, il tasso di copertura delle sofferenze cresce, ora al 65,63% (ex 64,87%). L’NPL ratio netto è pari al 4,83% (ex 7,46%).
Nella difficile fase della pandemia, la BCC ha favorito la vicinanza alle famiglie ed alle imprese attraverso l’adesione alle diverse misure governative ed a finanziamenti finalizzati a sostenerne la liquidità. Sono stati erogati oltre 3.000 finanziamenti per un importo di 264 milioni di euro, di cui 2000 per un importo di 90 milioni garantiti dal Fondo di garanzia delle PMI. Inoltre, sono state deliberate 1700 moratorie per un importo di 323 milioni di euro.
Ovviamente non è venuto meno l’impegno verso il sociale: nell’anno 2020 sono state supportate opere di sostegno alla sanità per oltre 400 mila euro, solo per citarne alcune: gli interventi a favore dell’Asst di bVimercate, la donazione a favore dell’Asst Monza e quella a favore dell’Asst dell’Ospedale Niguarda. Si sono poi aggiunti interventi connessi all’emergenza covid quali ad esempio la donazione a favore della Protezione civile di Carate Brianza, alla Croce Rossa Italiana per materiale sanitario. Inoltre, tramite la capogruppo, si è dato vita all’importante raccolta fondi “terapie intensive contro il virus”.
“Purtroppo la situazione dall’anno scorso non è cambiata – afferma Annibale Colombo, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza -, l’Assemblea ancora una volta ha visto assente l’attore principale, la compagine sociale. La stessa ha comunque espresso il proprio consenso, così come previsto dalla legge, attraverso le deleghe al Rappresentante Designato. Fa sempre piacere confermare, a nome di tutto il consiglio di amministrazione, la direzione generale e tutti i dipendenti, i buoni risultati della banca sia in termini economici che patrimoniali. E’ ancora più pregevole confermare il nostro istituto, in questo ultimo anno, sempre al fianco delle necessità del territorio ed in particolare nell’intervento per l’emergenza sanitaria. Siamo stati presenti in parte con il grosso sostegno alle Asst ma soprattutto attraverso le proroghe alle scadenze dei clienti nonché tramite la concessione di finanziamenti agevolati ad hoc ad imprese e privati. Confido ovviamente che questa situazione volga progressivamente al termine, che il nostro territorio si possa risollevare come sempre ha saputo fare in passato. Siamo una banca di persone. Per noi il ritorno alla normalità significa il ripristino delle relazioni personali che ci permetteranno di raggiungere nuovamente i nostri soci ed in nostri clienti”.