Il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene supera il 2020 confermando le performance dell’anno precedente, si rafforza sul mercato interno e dilaga con l’e-commerce, canale che esprime una crescita in volume del 235,8% pur rappresentando ad ora solo il 3,1% dei ricavi totali.
Sono alcuni elementi che emergono dall’anticipazione del rapporto economico per il trascorso esercizio elaborato dal Centro interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia (Cirve) dell’università di Padova, presentato a Pieve di Soligo (Treviso).
“In generale – ha rilevato Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela della denominazione – i volumi sono stati redistribuiti tra più canali di vendita, con l’esplosione dell’online. Inoltre, alcune aree tradizionali come Germania e Svizzera hanno continuato a premiarci e i cali di altri mercati, dovuti alle chiusure forzate di ristoranti e alberghi, sono stati compensati dallo sviluppo di clienti più giovani. La dinamicità che ci contraddistingue – ha aggiunto – è stata profittevole in un anno così sfidante”.
In generale, le vendite sono cresciute in valore dello 0,4% rispetto all’anno prima, attestandosi a quasi 527 milioni, con un aumento nelle esportazioni, che nell’insieme valgono il 42% delle vendite complessive, del 2,2%. In Germania e in Svizzera, paesi che assorbono da soli il 34% dell’export, l’incremento è stato, nell’ordine, dell’8,5% e del 14,3%. Male invece il business nel regno Unito, con il 22% il primo mercato estero in assoluto, che nel 2020 è costato ai produttori del Prosecco Docg un calo di vendite oltremanica del 25,7%, così come è stata accusata una flessione importante negli Usa (-41,2%), benché l’area valga meno del 5% delle esportazioni. Oggi il territorio di produzione comprende 15 comuni in cui operano 182 case spumantistiche e 480 vinificatori. (Ansa).