Salgono ancora i prezzi dei carburanti, spinti dai recenti rialzi delle quotazioni del greggio. Secondo i dati aggiornati del Mise sulla settimana dal 3 al 9 maggio, la verde si è portata in media a 1,588 euro a litro e il diesel a 1,447 euro al litro. In entrambi i casi si tratta del massimo da oltre un anno, per la benzina da gennaio 2020 e per il gasolio da febbraio dello scorso anno.
Sul prezzo della benzina, arrivato la scorsa settimana ai massimi da oltre un anno, pesa per circa due terzi la componente fiscale. Secondo gli ultimi dati di Unem, tra Iva e accise le tasse valgono poco più di un euro su un costo complessivo di 1,58 euro a litro. Al netto delle tasse, rileva l’Unione energie per la mobilità, il prezzo italiano è inferiore alla media europea di 3-4 centesimi.
“Prezzi record! Ora che stanno per arrivare le riaperture e per allentarsi le misure di lockdown, non solo riparte la corsa dei prezzi dei carburanti ma per tornare a livelli così alti bisogna andare indietro di oltre un anno, arrivando per la benzina alla rilevazione del 13 gennaio 2020, quando arrivò a 1.594 euro al litro e per il gasolio al 10 febbraio 2020 quando si attestò a 1.451 euro al litro”. Lo afferma l’Unione Nazionale Consumatori commentando in una nota l’aumento dei prezzi dei carburanti. “Dall’inizio dell’anno, dalla rilevazione del 4 gennaio, in 5 mesi, un pieno da 50 litri è aumentato di 7 euro e 32 cent per la benzina e di 6 euro e 41 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, del 10,2% e del 9,7%. Su base annua è pari a una stangata ad autovettura pari a 176 euro all’anno per la benzina e 154 euro per il gasolio”, conclude l’Unc.