BIASSONO – “Temo proprio che il Comune abbia creato un bel pasticcio. Secondo me ci sono 1.600 multe agli automobilisti che vanno annullate per una gestione del ‘semaforo intelligente’ non corretta”. La notizia, che se confermata creerebbe davvero un danno non da poco – per le casse comunali e per l’immagine dell’amministrazione comunale – è rivelata da Diego Colombo, capogruppo della lista di minoranza “Biassono Civica”.
Al centro della questione l’impianto semaforico che disciplina l’attraversamento dell’incrocio tra le vie Cesana e Villa, Locatelli, Tintori. Attrezzato, circa da un anno a questa parte, per il rilevamento delle infrazioni e per sanzionare gli automobilisti in fallo. Tante multe, evidentemente a causa di ripetute condotte non rispettose del Codice della Strada: “In Consiglio comunale – spiega Colombo – mi è stato spiegato che si tratta di circa 800 sanzioni dal momento dell’attivazione fino al 31 dicembre e di altrettante nel primo semestre 2018. In sostanza all’incirca 1.600 multe”.
C’è un però: a Colombo, sempre impegnato con la sua a lista a vigilare sugli atti dell’amministrazione comunale, non è sfuggita l’ordinanza numero 72 del 16 luglio, firmata dal Comandante della Polizia locale. “Un atto apparentemente come tanti – racconta il consigliere di minoranza – ma che in realtà potrebbe avere conseguenze non da poco. L’ordinanza, infatti, dispone la messa in funzione dell’apparecchiatura che rileva le infrazioni e, nel contempo, ‘annulla e sostituisce la precedente’. Mi è venuto spontaneo porgermi la domanda: perché? Cosa non andava bene? E qui nasce il problema. Dalla richiesta di accesso agli atti vengo a scoprire che in precedenza, a dire il vero, non c’era nessuna ordinanza per quell’impianto semaforico”.
Il dubbio di Colombo è evidente: “A un anno di distanza, dopo 1.600 multe, ecco l’ordinanza. Delle due l’una: se è obbligatoria per legge, significa che le 1.600 multe sono nulle e da stracciare. Se l’ordinanza invece è inutile, perché firmarne una a un anno di distanza? Purtroppo sono domande che ho rivolto al Comune ottenendo risposte nebulose. Mi si dice che la citazione della precedente ordinanza, quella inesistente, è solo un refuso. Poi mi si spiega che la nuova ordinanza non è dovuta, ma che grazie alla mia segnalazione ne verranno emesse altre, aggiuntive e correttive, per tutti gli impianti semaforici di Biassono. Infine, nel tentativo di darmi una risposta, mi viene recapitata anche un’ordinanza del 2003 che riguarda un’altra strada (via Regina Margherita, ndr) e altre situazioni che nulla hanno a che vedere con il semaforo di via Cesana e Villa”.
In cuor suo Colombo una risposta se l’è già data: “Credo che un anno fa si siano dimenticati di emettere l’ordinanza e che se ne siano accorti solo ora. Secondo me tutte quelle multe sono da annullare, anche in autotutela. Certo sono dei bei soldoni e un bel danno per il Comune”.
Gualfrido Galimberti