Il superamento della quarantena interessa oltre 28 milioni di cittadini provenienti dall’Unione Europea, dell’area Schengen, da Gran Bretagna e Israele che prima della pandemia erano venuti in Italia durante l’estate con una spesa turistica pari a 11,5 miliardi per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti dell’entrata in vigore dell’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati di Bankitalia relativi al periodo da luglio a settembre nel 2019.
Si tratta di un segnale positivo dopo che la scorsa estate gli arrivi da questi Paesi sono crollati del 43%i che – sottolinea la Coldiretti – si aggiunge ella sperimentazione dei voli “Covid tested” ai turisti extra Ue provenienti da Stati Uniti, Canada. Giappone ed Emirati arabi uniti”. Ii ritorno dei vacanzieri dall’estero in Italia è strategico per l’ospitalità turistica nelle mete più gettonate anche perché i visitatori da questo paesi stranieri hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa.
Ad essere avvantaggiate saranno soprattutto le città d’arte, che sono le storiche mete del turismo dall’estero, ma anche gli oltre 24mila agriturismi nazionali dove gli stranieri in alcune regioni secondo Campagna Amica rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti. E’ importante che, con l’avanzare della campagna di vaccinazione e l’apertura delle frontiere con lo stop alla quarantena, si proceda anche allo spostamento dell’orario di coprifuoco e alla riapertura delle attività di ristorazione all’interno dei locali, soprattutto dopo la revoca dello stato di emergenza in Spagna, il principale concorrente del Belpaese tra le destinazioni turistiche.
Il cibo infatti è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.