Oltre 25 milioni i pernottamenti (+15,3% sul 2020) e 12,3 milioni gli arrivi in Italia tra giugno-settembre provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Usa. Oltre la metà degli stranieri di questi 5 Paesi, infatti, avrebbe già deciso di andare in vacanza, il 5% optando per l’Italia.
Mare, montagna e città d’arte le mete preferite. Le stime emergono dall’indagine di Demoskopika per conto del Comune di Siena sui consumi turistici degli stranieri che l’Ansa pubblica in anteprima.
Il presidente di Demoskopika Raffaele Rio chiede al ministro Garavaglia “Stati generali del turismo a ottobre per programmare il 2022-2023”.
In particolare, a optare per l’offerta ricettiva “tradizionale”, legata al comparto alberghiero ed extra-alberghiero, poco più di 7,2 milioni di turisti con un incremento stimato del 29,2% rispetto allo stesso arco temporale dello scorso anno, cioè giugno-settembre del 2020. Sul versante opposto, infine, un più che significativo 44,6% ha già rinunciato alle vacanze. I motivi? In primo luogo, per il timore di viaggiare (17,7%), modalità immediatamente seguita dall’impossibilità economica (14,6%) o dall’aver già rinunciato, al di là dell’emergenza sanitaria (12,2%). Quanto all’identikit del turista straniero che verrà in Italia, secondo l’indagine, si tratta di quadro o impiegato, di età compresa tra i 36 e i 64 anni, con un titolo di studio medio-alto, preferibilmente laureato. Opta per una vacanza preferibilmente di una settimana, in coppia o in famiglia, meglio se al mare nel mese di agosto, non disdegnando anche montagna e città d’arte alla ricerca di un periodo di relax immerso nella natura o alla scoperta del patrimonio culturale del Belpaese. Per il pernottamento oltre la metà predilige “albergo o villaggio turistico” (44%) anche se, un altrettanto rilevante significativo 35,8%, a causa anche dei modificati consumi turistici legati all’emergenza pandemica, va alla ricerca di una “casa presa in affitto” (19,3%) o di “un’abitazione di proprietà della famiglia” (9,2%) o, infine, “ospite di parenti e amici” (7,3%). Per vivere una vacanza sicura, infine, indica due priorità: vigilare sull’osservazione delle norme di distanziamento sociale e green pass.
Massimo Garavaglia giudica “confortanti” i dati dell’indagine di Demoskopika: “Dopo l’annus horribilis del 2020, l’aumento di quasi il 30% degli arrivi stranieri – dice il ministro all’Ansa – è un dato positivo. Va notato, però, che l’incremento del 15% delle presenze denota una contrazione del periodo di vacanza attribuibile alla crisi economica che ha colpito i redditi di tutti i turisti”. Il campione in esame copre il 50% del tradizionale flusso di viaggiatori verso l’Italia (Francia-Germania-Gb-Spagna-Usa). “Ci auguriamo che il rimanente 50% risollevi le percentuali una volta chiarite alcune procedure tecniche per gli arrivi”.