MERATE – Avevano seminato ansia e preoccupazione in tutto il meratese, ma avevano lentamente allargato il loro raggio d’azione ad altre province della Lombardia, raggiungendo Bergamo, Como e Monza e Brianza. Cinque topi d’appartamento mercoledì mattina sono stati consegnati alla giustizia dai Carabinieri della Compagnia cittadina.
Si tratta di quattro albanesi e di un italiano, ex agente di Polizia penitenziaria e ora percettore del reddito di cittadinanza, che aveva visto interrompere la sua carriera tra le forze dell’ordine dopo essere stato arrestato per aver procurato telefoni cellulari e sostanze stupefacenti ai detenuti. In occasione del blitz scattato ieri mattina all’alba sono state raggiunte anche altre tre persone, un uomo e due donne straniere, che se la sono cavata con una denuncia a piede libero poiché si ritiene che abbiano avuto un ruolo marginale nell’attività della banda.
Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine sono almeno 47 i colpi da attribuire a questi malviventi, furti in appartamento commessi tra il mese di novembre 2020 e il maggio 2021. Il tutto per un bottino stimato in almeno 100 mila euro. L’ultimo colpo tentato è stato a Galbiate, ma i cinque avevano dovuto desistere perché sorpresi dal padrone di casa. Erano fuggiti lanciano le pietre.
Tre uomini della banda sono stati intercettati in autostrada vicino a Verona: secondo gli inquirenti stavano cercando di lasciare l’Italia per andare in Albania. Altri due, invece, sono stati scovati a Canonica d’Adda (Bergamo) nell’abitazione. Con il blitz i Carabinieri hanno anche sequestrato arnesi da scasso e 5 mila euro in contanti.