BERGAMO – Una telefonata concitata per chiamare i soccorritori e una corsa disperata verso l’ospedale Papa Giovanni XXIII. Parto ormai imminente per una donna, il marito non se l’è sentita di mettersi al volante per correre come un matto. Meglio affidarsi ai volontari del 118 e al personale medico per evitare problemi.
La donna è stata fatta salire sull’ambulanza all’abitazione di Stezzano. A loro il compito di dirigersi a tutta velocità verso la struttura sanitaria ma, nel contempo, con la possibilità di fornire assistenza alla donna. E, per fortuna, accanto a lei c’erano proprio loro. Perché il parto non è avvenuto nella comoda sala dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, bensì direttamente a bordo dell’ambulanza. C’era insomma tanta fretta di nascere.
Tant’è che quando il marito è sceso dall’auto al Pronto soccorso e si è avvicinato a passi veloci verso l’ambulanza, gli hanno detto che era nato. Nella tensione del momento non ha neanche colto il significato di quelle parole. Avrà pensato di aver capito male o all’espressione sbagliata del volontario. Per lui, infatti, doveva essere una bambina. Così avevano detto i medici in occasione del quarto mesi di gravidanza – come racconta l’Eco di Bergamo -, in realtà è nato un bel maschietto.
Per i genitori, insomma, la notte tra venerdì e sabato a riservato una doppia sorpresa. Quella della nascita immediata e quella del sesso imprevisto. Per loro, naturalmente, non fa differenza: sono entrambi felicissimi. Semplicemente dovranno prendere in mano di nuovo il calendario per in fretta e furia per trovare un nuovo nome.