“Per eliminare un virus come quello del vaiolo ci sono voluti 40 anni e quello della poliomielite dopo 70 anni forse cominciamo a sperare di poterlo eliminare completamente. Quindi per eliminare anche il Covid ci vuole molto tempo, decenni, e dei vaccini estremamente efficaci”. E’ il parere del virologo Andrea Crisanti, l’uomo che aveva contribuito a “salvare” il Veneto durante la prima ondata di contagi, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, intervenuto a “Newsroom Italia” su RaiNews24.
Non sono proprio un invito all’ottimismo le sue dichiarazioni, ma lui senza scomporsi spiega perché arriva a queste conclusioni. E cita il caso di Israele, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme spiegando che il vaccino Pfizer è efficace soltanto al 70 per cento (anzi, al 64 per cento) contro la variante Delta. “Per raggiungere l’immunità di gregge – ha spiegato Crisanti – l’85% della popolazione dev’essere protetta. Non semplicemente vaccinata. Il vaccino non protegge tutti. Quindi anche se arriviamo a vaccinare tutti gli italiani, possiamo dire di essere protetti al 70%. Ben lontani dal livello minimo che serve per ottenere l’immunità di gregge”.
Per risolvere il problema Crisanti indica un’unica via di uscita: vaccinare, vaccinare, vaccinare. Guardando anche un po’ più in là dell’Italia: “Perché se pensiamo soltanto a noi – ha sottolineato – la maggior parte del mondo resta esposta e diventa un incubatore di varianti”. E’ stato anche più esplicito puntando il dito verso l’Africa, circa 2 miliardi di persone che non si riesce a vaccinare per mancanza di soldi, di un’anagrafe certa della popolazione, per condizioni ambientali.
Però ci vorrà tempo. Tanto tempo. Col virus, insomma, dovremo imparare a convivere a lungo. Se lui ha ragione, anche molto più a lungo di quanto avremmo mai pensato.