TEL AVIV – Israele fa sentire di nuovo la sua voce sul Covid nel giro di pochissimi giorni. E, per la seconda volta, è un grido di allarme che fa riflettere.
Il primo avvertimento era arrivato pochi giorni fa, quando le autorità sanitarie avevano rivelato che il vaccino Pfizer è relativamente utile per contrastare la variante Delta. Israele era convinta di poterlo dire a ragion veduta, avendo vaccinato tutta la popolazione solo con Pfizer. Ebbene, risultava che ha un’efficacia inferiore al 70 per cento per quanto riguarda il contrasto alla variante Delta.
Ora il secondo allarme. Riguarda proprio la velocità di diffusione di questa variante in tutto il mondo e, naturalmente, anche in Israele. Il premier Naftali Bennett ha infatti reso noto che martedì il Paese ha registrato 754 contagi, mentre il numero dei positivi ha superato quota 5 mila. Intanto ci sono 90 persone in ospedale, di cui 53 in condizioni gravi. Per il premier, comunque, nelle prossime settimane potrebbe essere ancora evitabile l’introduzione di lockdown a livello locale.