Sono tre milioni gli italiani maggiorenni che hanno deciso di rinunciare alle vacanze estive espressamente per paura del contagio. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ che evidenzia il profondo cambiamento determinato dalla pandemia Covid nelle vacanze degli italiani segnate dall’arrivo del green pass. Se in molti hanno rinunciato la gran parte dei vacanzieri – sottolinea la Coldiretti – ha scelto di ritardare le partenze che sono concentrate nei mesi di luglio e soprattutto agosto. A cambiare profondamente rispetto allo scorso anno sono anche le mete con una netta preferenza delle destinazioni nazionali per il desiderio di sostenere il turismo tricolore ma anche per i limiti e le incertezze presenti all’estero.
Il cambio di colore della mappa europea frena infatti le partenze degli 1,5 milioni di italiani che avevano deciso di trascorrere le ferie all’estero nell’estate 2021 con la nuova mappa ECDC che ha colorato di rosso e rosso scuro la Spagna, di giallo e di rosso la Grecia e di giallo buona parte della Francia. Il cambiamento di colori interessa anche l’Italia con la quasi totalità dei cittadini che ha deciso di rimanere nei confini nazionali ma c’è addirittura un italiano su tre (33,3%) che ha scelto di fare una vacanza a chilometri zero restando all’interno della propria regione.
In questo contesto il mare resta di gran lunga la destinazione privilegiata, tre italiani su quattro (75%) in vacanza visiteranno uno dei quasi 5500 piccoli borghi presenti in Italia per coniugare la voglia di tranquillità con la possibilità di godere di spazi di libertà più ampi lontano dalle città o dai luoghi turistici più affollati. Ma l’interesse dei turisti per i piccoli centri è importante – continua Coldiretti – anche per la ricerca del buon cibo. A garantire l’ospitalità nei piccoli centri è infatti soprattutto una rete composta da 24mila strutture agrituristiche con 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola. Gli agriturismi spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile, nell’estate del covid, garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.