Piace a tutti gli italiani, ma è molto apprezzata anche oltre confine: la grappa, nel 2020, ha registrato un forte aumento dell’export con un balzo pari al +13%. Risultato importante non solo in considerazione della dimensione della crescita, ma anche delle difficoltà del 2020. Con l’anno Covid e con tutte le restrizioni, infatti, non sono pochi i mercati che hanno subito contrazioni.
A rendere noto il dato più che positivo è una fonte decisamente attendibile. Si tratta dell’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, che “certifica” questo importante risultato.
Oltre l’83% delle distillerie italiane produce grappa, una Indicazione geografica che nel 2020 ha rappresentato 69 mila ettanidri (l’ettanidro corrisponde a 100 litri di alcol), con un lieve calo del 4% rispetto al 2019. Nonostante la pandemia, l’impossibilità degli spostamenti e le frontiere chiuse, l’Europa dice sì alla Grappa, confermandosi ancora una volta il maggior importatore di un’eccellenza made in Italy con la Germania capofila.