A posto per sempre? No, perché tra un anno potremmo essere chiamati per la somministrazione della terza dose del vaccino. E’ un pronostico che facciamo in tanti e che, tuttavia, oggi trova conferme nelle parole di Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, intervenuto alla Camera.
“E’ molto probabile che sia necessario fare una terza dose a dodici mesi di distanza dalla seconda – ha spiegato Costa -. Queste sono le indicazioni che abbiamo oggi”.
La comunità scientifica internazionale deve ancora prendere una posizione netta e chiara su questo tema, ma segnali già chiari in questa direzione arrivano da settimane. Non a caso la Pfizer ha presentato la domanda negli Stati Uniti per ottenere l’approvazione. Proprio l’azienda aveva spiegato che, in base agli studi di laboratorio, la terza dose permetterebbe di aumentare le difese immunitarie fino a dieci volte tanto.
Il periodo indicato per la somministrazione, secondo Pfizer, è non prima dei 6 mesi dalla secondo dose, ma neanche oltre i 12 mesi.