BIASSONO – “Sgomberiamo il terreno da equivoci: non sono gli assessori della Lega che se ne vanno in occasione delle elezioni. E’ la Lega che ha deciso di non rispettare la volontà locale della sezione cittadina, imponendo scelte calate dall’alto e, soprattutto, puntando di nuovo su Luciano Casiraghi che si è rivelato inadeguato. Ora leggo sui giornali di questa coalizione di centrodestra, ma posso già anticiparvi che sotto il simbolo della Lega soltanto se avviene il miracolo sarà possibile trovare due militanti. Io, però, ai miracoli non credo”. Il vicesindaco Alessio Anghileri, con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale del 3 e 4 ottobre, ha deciso di fare un po’ di chiarezza.
“Non volevo proprio che finisse così – spiega Anghileri – sia perché non sono l’uomo che cerca lo scontro, sia perché tutti sanno quanto ho investito in termini di impegno e di entusiasmo, per ben 30 anni, per fare crescere il progetto Lega in paese. Però vedo che in questi giorni tutti raccontano balle, a stare zitti si rischia di passare dalla parte del torto”.
Il primo sfogo: la scelta di lasciare non è di questi ultimi giorni. “Il referente provinciale – commenta Anghileri – lo sa benissimo. Non credo di doverlo chiamare per ripetergli quello che sa. E’ da un anno che si discute di questo tema. E sa benissimo che non siamo favorevoli alla ricandidatura di Casiraghi. Non ho nulla contro la persona, naturalmente, e non è nemmeno un discorso di correnti di partito. Mi riferisco al politico, all’amministratore, incapace di fare squadra. Noi, con grande senso di responsabilità, abbiamo cercato di farci carico delle mancanze e di portare avanti, fino al termine naturale, il mandato che ci era stato dato dagli elettori. Il malcontento della sezione, però, è stato più volte sottolineato a ogni livello: provinciale, regionale, nazionale. Poi leggo sui giornali che Casiraghi è stato scelto all’unanimità in sezione. Questo non è vero: la maggioranza ha indicato un altro candidato, giovane e preparato, condividendo la scelta con l’intero gruppo consiliare. Di più: anche con i due indipendenti di Forza Italia coi quali ci siamo confrontati in tutto questo periodo”.
Così era stato anche cinque anni fa, quando si era parlato della possibilità di candidare l’ex sindaco Angelo De Biasio. “Gli ricordo – spiega Anghileri – che non avevo il mandato dal segretario nazionale Paolo Grimoldi di sostenere la sua candidatura, ma è stata una idea mia e dell’assessore Silvano Meregalli per il bene di Biassono. Se il progetto non è andato a buon fine, è stato per le idee assurde di De Biasio, cioè eliminare la sezione e inserire persone di sua conoscenza che mai hanno avuto a che fare con la Lega”.
Anghileri infine precisa che il suo dissenso rispetto alla scelta di Casiraghi non è dovuto ad ambizioni personali: “Su questo non dev’esserci il minimo dubbio. E’ per la lungimiranza che da sempre contraddistingue Biassono, che eravamo riusciti a trovare un segretario e un candidato sindaco giovani, che avrebbero potuto dare continuità all’azione amministrativa portando benefici alla nostra cittadina, ma anche alla Lega. Dai vertici del partito, però, hanno deciso di gestire tutto a loro piacimento. Un po’ una beffa: proprio la Lega che si batte per l’autonomia, alla fine, ha rifiutato di riconoscere la nostra a livello cittadino per le decisioni locali”.