Al momento non c’è nessuna regione in Italia in zona gialla e, probabilmente, per un’altra settimana tutte saranno ancora nei parametri imposti dal Governo. Per l’ultima settimana di agosto, però, c’è chi rischia l’introduzione di restrizioni anche in un momento ancora importante per il turismo.
La situazione peggiore, oggi come oggi, è quella della Sicilia. Ricordiamo che per il passaggio in zona gialla è necessario superare sia il 10 per cento di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, sia il 15 per cento nei reparti ordinari. Ebbene, la Sicilia al 15 per cento nei reparti ordinari è già arrivata. E per quanto riguarda la terapia intensiva, con il suo 8 per cento, è molto vicina alla soglia delle restrizioni.
Va un po’ meglio in Sardegna, l’unica regione che ha superato il 10 per cento della terapia intensiva (da qualche giorno è all’11 per cento). La situazione, infatti, è più sostenibile nei reparti ordinari, dove si riscontra un 8 per cento di occupazione che permette di dormire ancora sonni tranquilli.
La Calabria è la terza regione messa peggio per questi parametri. Al momento rispetta entrambi i parametri, ma non è molto distante dalla soglia: 7 per cento in terapia intensiva, e 13 per cento nei reparti ordinari.