Sono 25,4 milioni gli italiani che hanno trascorso il Ferragosto fuori casa, tra quanti si sono recati da parenti e amici, chi è andato in vacanza al mare, in campagna e in montagna o per fare una semplice gita e lasciarsi alle spalle le preoccupazioni legate alla pandemia. E’ quanto emerge dal bilancio stilato dalla Coldiretti dal quale si evidenzia che grandi protagonisti della giornata sono stati picnic e grigliate ma non è mancato chi ha scelto di trascorrere l’appuntamento in agriturismo o al ristorante, nel rispetto delle misure di precauzione imposte dall’emergenza pandemia Covid.
Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, per chi ha trascorso la giornata fuori le mete più gettonate è stata la spiaggia davanti alla montagna e alla campagna con ottimi risultati per l’agriturismo, scelto da circa 420mila. Una cospicua fetta di cittadini ha poi preferito passare il ferragosto all’insegna della convivialità a casa di parenti ed amici. Ricorrenza all’insegna del tutto riposo, invece per 14,2 milioni di italiani che hanno trascorso la giornata tra le mura domestiche, mentre per altri 10,1 milioni è stato un giorno come tutti gli altri.
Il weekend di Ferragosto resta il momento clou delle vacanze degli italiani che anche nell’anno del coronavirus hanno scelto il mese estivo per eccellenza, anche per attendere un miglioramento della situazione sanitaria. Un momento di svolta che ha dato il via ai primi rientri con quasi 1 italiano su 3 (32%) che ha scelto una metà vicino casa, all’interno della propria regione di residenza alla riscoperta delle bellezze sotto casa ma in ogni caso le destinazioni nazionali sono preferite da quasi la totalità dei cittadini per il desiderio di sostenere il turismo tricolore ma anche per i limiti e le incertezze presenti all’estero.
Tra gli svaghi preferiti dei turisti italiani e stranieri accanto ad arte, tradizione, relax e puro divertimento, dopo il lungo lockdown c’è la ricerca del cibo e il vino locali che è diventata la prima voce del budget delle vacanze Made in Italy nel 2021 con circa un terzo della spesa per consumi al ristorante, street food o per l’acquisto di souvenir.