“Riteniamo assolutamente positive le rassicurazioni del ministro del Lavoro Andrea Orlando, che si dice favorevole a tornare a considerare la quarantena come malattia, come richiesto più volte da Confesercenti in questi giorni. È a nostro avviso impensabile, infatti, scaricare il peso della quarantena sulle imprese e sui lavoratori”. Così Confesercenti commenta le dichiarazioni del Ministro.
Nei giorni scorsi, l’Inps aveva reso noto che – a causa del mancato rifinanziamento della misura – la quarantena dei dipendenti, a partire dall’1 gennaio 2021, non sarebbe più stata considerata come malattia ai fini del trattamento economico, sia per quanto riguarda l’indennità previdenziale sia per le contribuzioni figurative.
“Un colpo per imprese e lavoratori, che oltretutto arriva in una fase delicata, che vede da un lato i primi timidi segnali di ripresa economica, ma dall’altro anche un nuovo aumento dei contagi. Un combinato disposto che rende ancora più assurda la mancata equiparazione di quarantena e malattia, perché costringe le imprese, qualora abbiano un lavoratore entrato in contatto con un positivo, a farsi carico contemporaneamente sia della sua assenza che della sua sostituzione. Visto il parere positivo del Ministro – conclude Confesercenti – auspichiamo che il Governo intervenga urgentemente con una norma. Non possiamo consentire che siano sempre le imprese e i lavoratori a pagare”.