MILANO – Usavano il filtro di una sigaretta oppure un pezzetto di plastica infilato nella porta dell’appartamento da derubare, per essere sicuri che fosse incustodito da giorni. Anche il passaggio di “sbirri” era monitorato con frequenti sopralluoghi da parte dell’organizzazione.
Al termine delle indagini della Squadra mobile di Milano sono state arrestate 4 persone: due a Milano, uno a Torino e uno a Roma. Inoltre, altre due persone legate sempre all’organizzazione criminale ma arrestate per altri motivi, sono state rintracciate a Milano e a Roma. All’operazione hanno partecipato anche le Squadre mobili di Roma e Torino.
Gli indagati sono responsabili di associazione per delinquere finalizzata ai furti negli appartamenti e in particolare per gli episodi avvenuti tra agosto e settembre di quest’anno a Milano e a Torino e del “raid” di 45 box nella zona di Lambrate, a Milano.
Pedinamenti e intercettazioni sia telefoniche che ambientali hanno evidenziato un “protocollo operativo” messo in atto dalla banda per raggiungere l’obiettivo: dalla scelta meticolosa dell’immobile all’assegnazione di un compito ben preciso da rispettare fino in fondo per ogni componente del gruppo. Inoltre, è risultata straordinaria la capacità degli indagati di aprire porte d’ingresso con l’uso di chiavi o grimaldelli.
Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno rinvenuto diversi attrezzi adatti allo scasso, oro, argento e denaro contante proveniente dai furti.