TRENTO – Circa 20 mila studenti potrebbero rimanere presto appiedati. O, almeno, potrebbero ritrovarsi a fare i conti con enormi disagi quotidiani. Sono quelli del Trentino, perché dal 15 ottobre si prevede un numero di corse decisamente inferiori con i bus di Trentino Trasporti.
Il motivo è molto semplice: si registra un’alta percentuale di no vax tra i conducenti. “Su circa 900 dipendenti – ha spiegato Diego Salvatore, presidente di Trentino Trasporti, intervistato da Rai Trentino -, la percentuale dei non vaccinati dovrebbe essere compresa tra il 10 e il 20 per cento. Abbiamo chiesto di conoscere in anticipo il numero del personale che non ha aderito alla campagna di immunizzazione, non i nomi. Sarebbe essenziale per non mettere in crisi il sistema”.
“La legge sulla privacy – ha aggiunto Salvatore – non ci consente di programmare l’organizzazione del lavoro. E così, il 15 ottobre, corriamo il rischio di non riuscire a garantire tutte le corse. Soprattutto quelle delle fasce più critiche, quelle della mattina, cioè quando gli autobus portano circa 20mila studenti dalle valli al capoluogo”.