GIUSSANO – Un totale di 202 persone sottoposte a test, di cui 48 trovate con valori fuori dalla norma. È l’esito sorprendente dell’iniziativa organizzata sabato al centro commerciale “Gran Giussano” dal Lions Club Brianza Host in collaborazione con il socio Giovanni Casella, medico di medicina generale con una lunga carriera alle spalle all’ospedale di Desio. Obiettivo: fare lo screening gratuito per il diabete. Il sistema è quello già collaudato negli anni: intercettare le persone in un ambiente che risulta molto frequentato, nel giorno di punta, suggerendo di dedicare qualche minuto del proprio tempo per fare un controllo sul proprio stato di salute, anche approfittando della presenza di un medico e della completa gratuità dell’iniziativa.
L’appello, anche questa volta, non è rimasto inascoltato: nel corso della giornata sono state tante le persone che hanno approfittato dell’occasione per fare un controllo tra un momento di shopping e l’altro: per 16 femmine e 32 maschi, però, sono stati rilevati valori di glicemia sopra la norma. Sono stati pertanto informati del risultato ottenuto, con il suggerimento di rivolgersi ai loro medici curanti per fare tutti gli accertamenti necessari con ulteriori esami più approfonditi.
Tra le 48 persone da valutare, però, al centro commerciale è stato individuato un uomo con valori glicemici superiori a 200 milligrammi, a sua completa insaputa e mai riscontrati in precedenza: è stato indirizzato al Pronto soccorso più vicino per le cure del caso.
“I dati rilevati nel corso dello screening – spiega il dottor Casella – meritano un’attenzione particolare, visto che si è passato dall’11 per cento di persone con valori alterati riscontrate in occasione dello screening del 2019 al 25 per cento attuale”. Di certo si tratta di un dato che non è passato inosservato agli occhi attenti del medico, da sempre attento al problema della sensibilizzazione e degli screening accessibili a tutti grazie al Lions Club. In passato aveva avuto modo di fare analisi gratuite anche per approfondire la tematica della celiachia, mettendo spesso i clienti del centro commerciale di fronte a una situazione personale che non conoscevano.
Ora la glicemia per il diabete, con risultati altrettanto sorprendenti. Casella, in attesa di approfondimenti e di ulteriori responsi dagli accertamenti che le persone effettueranno con i loro medici, avverte che i nuovi valori elevati possono essere causati dal lockdown portato dall’emergenza Covid. “Quanto rilevato – spiega lo specialista – deve però invitare ad alzare il livello di guardia poiché l’aumento dei valori glicemici è spesso “spia” di una condizione ad elevato rischio cardiovascolare. Tra questi rischi abbiamo la sindrome metabolica (associazione di sovrappeso corporeo/obesità, intolleranza glucidica/diabete mellito, dislipiemia- ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia, steatosi epatica- fegato grasso ed ipeuricemia). Non sottovalutiamo il problema: la sindrome metabolica, infatti, è spesso determinata da cattivi stili di vita: soprattutto da cattiva alimentazione, sedentarietà eccessiva, abuso di bevande alcoliche. Meglio iniziare a chiederci se il periodo in cui siamo rimasti chiusi in casa per le restrizioni può aver contribuito a cambiare le nostre abitudini e il nostro stile di vita. Ne va della nostra salute”.