Sono 2,4 i miliardi, che con la leva finanziaria salgono a 6,9, destinati al turismo nel nuovo decreto legge Recoverycon le misure per attribuire le risorse del piano e accelerare la realizzazione dei progetti del Pnrr (documento pdf), approvato dal Consiglio dei ministri. Tra i principali interventi, 114 milioni per il Digital Tourism Hub, quasi 1,8 miliardi per il Fondo competitività imprese turistiche e 500 milioni perRoma Caput Mundi – Next Generation EU.
Tra gli incentivi approvati dal governo troviamo: un credito d’imposta nella misura dell’80% degli investimenti che può essere utilizzato direttamente oppure può essere ceduto a terzi; un contributo a fondo perduto del 50% sulle spese di investimento pari a 40mila euro, che potrà aumentare di altri 30mila (per la digitalizzazione), di ulteriori 200mila euro (nel caso di imprese femminili o giovanili) e di altri 100mila (per le imprese nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), fino ad un importo massimo di 100mila euro. Verrà erogato in un’unica soluzione alla fine dell’intervento (si potrà concedere un anticipo del 30% a fronte di una idonea garanzia fideiussoria). Entrambi gli incentivi non potranno coprire l’importo totale dell’investimento.
Sempre a sostegno delle imprese è stato istituita una Sezione speciale turismo all’interno del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e un ulteriore credito di imposta del 50% con tetto massimo di 25mila euro per le spese di digitalizzazione sostenute dai tour operator e dalle agenzie di viaggio.
Gli stanziamenti previsti sono: 100 milioni nel 2022 e 180 milioni l’anno per il 2023 e il 2024.
“Un’importante iniezione di fiducia per le imprese e i lavoratori del turismo”. E’ questo il primo commento di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che ha sottolineato come “le misure previste dal decreto offrano un importante contributo alla ripartenza, in quanto supportano la riqualificazione delle strutture ricettive, con contributi a fondo perduto e credito d’imposta, e accompagnano l’erogazione del credito, per assicurare la continuità aziendale delle imprese del settore turistico e garantire il fabbisogno di liquidità e gli investimenti”.
“Ringraziamo il ministro Garavaglia – ha concluso Bocca – per aver accolto le istanze di Federalberghi, attivando strumenti per aiutare le imprese a superare questa fase che per molti è ancora complicata e a effettuare gli investimenti necessari per competere con l’agguerrita concorrenza internazionale”.
Il Sindacato ha accolto positivamente le nuove proposte del Piano nazionale di resistenza e resilienza, in particolare quelle relative agli incentivi economici per le imprese del turismo che prevedono incentivi economici per le imprese del comparto, compresi gli stabilimenti balneari, per interventi che riguardano l’efficienza energetica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la riqualificazione antisismica e la digitalizzazione.
“Bene aver compreso – ha commentato il Sindacato italiano dei balneari – anche i nostri stabilimenti fra le imprese turistiche che possono beneficiare di incentivi per migliorare le strutture, ma ricordiamo che bisogna anche e soprattutto che gli stessi siano messi nelle condizioni di poterli utilizzare e questo può avvenire solo garantendo la loro continuità aziendale attraverso l’applicazione della legge 145/2018”.