SEREGNO – In città riparte anche la stagione degli spettacoli teatrali. E ad aprire il sipario ci sono i campioni della risata, quelli che mettono d’accordo intere generazioni sul divertimento spontaneo e genuino: i Legnanesi saranno in scena al teatro “San Rocco” dal 10 al 21 novembre con il loro spettacolo “Non ci resta che ridere”. Anche qui al loro passaggio si registra sempre il tutto esaurito sebbene il teatro seregnese sia uno dei più capienti dell’intera provincia.
“Non c’è stagione teatrale senza il teatro “San Rocco” – dicono i Legnanesi – e manchiamo davvero da tanto tempo, dalla primavera 2019. Chi avrebbe mai potuto immaginare cosa sarebbe accaduto nei mesi a seguire… Via i pensieri malinconici, manca davvero poco per tornare su questo palcoscenico e da questo pubblico che ci ha accolto sempre con straordinario entusiasmo. Aspettiamo trepidanti chi ha acquistato i biglietti per le date originarie e chi si sta accingendo a scegliere il teatro per festeggiare questa ripartenza. Oggi più che mai, comprare biglietti teatrali assume un significato ancora più importante, a sostegno di un settore che ha sofferto e soffrirà per le conseguenze della pandemia”.
Erano attesi sul palco di via Cavour nel maggio 2020. Da allora sono trascorsi diciotto mesi. Ma oltre al pubblico che aveva già acquistato i biglietti, le nuove date a Seregno saranno l’occasione anche per tanti nuovi spettatori di divertirsi insieme alla famiglia più divertente d’Italia, quella semina l’allegria da ormai 50 anni.
Il nuovo spettacolo è un viaggio nel tempo. Si inizia con Mabilia (Enrico Dalceri) che ammira la Gioconda insieme a mamma Teresa (Antonio Provasio) e papà Giovanni Colombo (Lorenzo Cordara), che sfoggiano gilet gialli catarinfrangenti nelle sale del Louvre, mentre fuori i manifestanti fanno dei loro gilet gialli il simbolo della protesta, inseguiti dai gendarmi (Giordano Fenocchio e Fabrizio Rossi).
Il viaggio nel tempo, prima di proseguire nel secondo atto, si prende una pausa per il quadro di rivista dedicato a Parigi, con la Tour Eiffel che fa da sfondo alle coreografie dei boys e all’ingresso trionfale di Mabilia, come sempre diva tra le dive, splendida in un abito da favola nel Gran Can Can de I Legnanesi.
Il secondo tempo si apre con il celeberrimo brano del 1940 “Mamma”. Siamo nel 1918, i bombardamenti lambiscono il cortile, ora adibito a ospedale da campo: scopriremo qualcosa di più degli amatissimi personaggi del cortile lombardo, con un viaggio che racconta le storie dei “nonni” di Mabilia (Valerio Rondena e Danilo Parini) e della Carmela (Maurizio Albè in versione maschile, con gli stessi tratti inconfondibili della “nipote”).
Per l’Italia la guerra è finita… per Teresa comincia adesso. Ma le basterà poco per capire che ha già nostalgia della vita di tutti i giorni e del suo Giovanni. Si chiude con la razionalità e il giudizio della Mabilia, per accendere ancora una volta i riflettori sui valori della famiglia, della necessità di parlare e non lasciarsi isolare dalla tecnologia, per imparare a volersi bene davvero.
I biglietti sono in vendita su vivaticket.com e al botteghino del “San Rocco” (tutti i giorni dalle 20 alle 21.30, sabato dalle 18 alle 21.30). Il Teatro resta inoltre a disposizione all’indirizzo info@teatrosanrocco.com o telefonicamente allo 0362/230 555 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.
(foto Federico Vagliati)