Nella nostra quotidianità ne facciamo uso in quantità. No, niente farmaci. Ci riferiamo a Google e alle sue molteplici funzionalità. E ne parliamo oggi perché il 4 settembre 1998, vent’anni fa, è stato ufficialmente costituita la società Google Inc.
Sembra ieri per chi ha vissuto la nascita del web e i suoi sviluppi, quando il sito di questo azienda inizia a fare la sua comparsa come motore di ricerca in un mondo che ormai cerca di destreggiarsi tra Altavista e Yahoo. Le abitudini cambieranno presto: oggi Google è il sito più visitato del mondo.
Strano anche nel nome, che all’inizio si fa fatica a comprendere. Anche perché, curiosamente, proprio il nome di quel sito che ci aiuta a comprendere tutto è frutto di un errore. I due fondatori, Larry Page e Sergey Brin studenti all’Università di Stanford, per dare un’idea dei limiti sconfinati del web, pensano al “googol”, ovvero a quel numero così definito, rappresentato da un 1 seguito da 100 zeri. Quando vanno a registrare il dominio, però, non sapendo esattamente come si scrive, i due fondatori depositano “Google”. Saranno avvisati da una amica quando ormai è troppo tardi: dominio già registrato, rimarrà così.
Stranezza per stranezza, non si può non citare anche quella dell’anniversario. La società è del 4 settembre, ma il festeggiamento avviene il 27 del mese quando si ricorda il record di pagine indicizzate.
Oggi, tuttavia, benché lo utilizziamo spesso come motore di ricerca, la funzionalità di Google si è molto ampliata: dalle mappe, all’agenda, al traduttore simultaneo in tantissime lingue… Dati che risalgono ormai a qualche anno fa, esattamente al 2010, parlano di 900 mila server utilizzati da Google per svolgere al meglio il suo lavoro con più di 100 mila indirizzi IP assegnati su diverse reti. Ha una capacità “leggere” milioni di pagine nel tempo di qualche millisecondo.
Per il resto c’è poco da dire. O, meglio, ci sarebbe anche troppo da scrivere. Il mondo di Google richiederebbe una enciclopedia per essere raccontato. Se provate a entrare nello stesso sito e a digitare “Google” come termine di ricerca, vi rendete conto della sua vastità. Pensate anche alle figure di lavoro che sono nate attorno all’utilizzo di Google, per indicizzare meglio i siti, per farli figurare in posizioni sempre più visibili. Alcuni si chiedono se Google non abbia ormai troppo potere, in grado di condizionarci. E’ una bella domanda, anche se verrebbe inconsapevolmente da dire che ognuno di noi ragiona con la propria testa. Più difficile ancora rispondere alla domanda numero due: come cambierebbe la nostra vita se Google, di colpo, chiudesse all’istante senza aver “generato un suo erede”?