Sì al vaccino, ma tenendo presente che la sua durate è comunque limitata nel tempo. Questa l’indicazione che arriva dall’Iss (Istituto superiore di sanità), che nel report settimanale esteso sull’andamento epidemiologico entra anche nello specifico: il vaccino, a distanza di cinque mesi dalla somministrazione, perde praticamente la metà della sua efficacia, scendendo dal 74 al 39 per cento di copertura.
L’Istituto superiore di sanità conferma la validità del vaccino “nel prevenire casi di malattia severa in quanto l’efficacia nei vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi è pari al 93% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’84% nei vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi”.
Quanto alla possibilità di prevenire casi di malattia severa, le probabilità sono al 77 per cento nei vaccinati e al 93 per cento per chi ha ricevuto la terza dose.