MILANO – Ce n’è per tutti, dal centrodestra al centrosinistra, e a vari livelli istituzionali: sono otto le persone che ieri, martedì 4 settembre, hanno ricevuto l’informazione di garanzia e l’avviso di conclusione delle indagini per le esondazioni del Seveso a Milano, avvenuta tra il 2010 e il 2014 nella zona di Niguarda.
La procura aveva aperto un fascicolo nel 2015, con l’ipotesi di reato di disastro colposo, affidando l’inchiesta al Pm Maura Ripamonti. A conclusione delle indagini si contestano danni “a strutture e infrastrutture pubbliche, imprese e abitazioni” per un importo complessivo di 178 milioni di euro.
L’informazione di garanzia è stata notificata ai due ex sindaci, Letizia Moratti e Giuliano Pisapia, a Marco Granelli (assessore dal Comune di Milano all’Ambiente e alla Mobilità, aveva la Protezione civile all’epoca dei fatti contestati). Coinvolti anche amministratori regionali: dall’ex Governatore Roberto Formigoni a Riccardo De Corato (ai tempi assessore del Comune di Milano), Davide Boni (era Presidente del Consiglio regionale) e Daniele Belotti (ex assessore regionale).