Nulla contro i vaccini, che anzi ha sempre chiesto di somministrare e di estendere a tutti i Paesi del pianeta. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) avverte però che è sbagliato pensare di sconfiggere il virus e di tornare alla normalità con continui richiami del vaccino. Lo ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, proprio in un momento in cui il mondo si interroga sulla somministrazione di nuove dosi.
Israele ha annunciato in queste ore che è pronto per la quarta dose, l’Italia sta valutando se anticipare la terza dose di richiamo (la dose cosiddetta “booster”) dopo quattro mesi, magari anche solo per alcune fasce di età. “Usciranno indicazioni giovedì dalla cabina di regia – ha spiegato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute – l’anticipo della terza dose è una delle possibilità”.
L’Oms, però, avverte che servono ben altre misure. E, per essere ancora più chiara, sottolinea che la terza dose non dev’essere considerata come uno strumento per poter avere la certificazione in modo da partecipare ai festeggiamenti in programma in questi giorni di fine anno.