Essere al servizio delle comunità significa viverci dentro, conoscerne la complessità ed esser pronti non solo a dare sicurezza ma anche sostegno e aiuto a chi ne ha più bisogno. Con azioni concrete, ma anche con un semplice sorriso.
In questi giorni di festa i poliziotti di tantissime questure non si sono dimenticati di chi vive difficoltà e sofferenza, come è successo a Varese dove i poliziotti hanno consegnato doni e generi di conforto alla Casa della carità.
O come è accaduto a Cosenza dove i ragazzi della questura, accompagnati da Babbo Natale, hanno consegnato doni e gadget istituzionali ai bambini ricoverati nell’unità operativa di pediatria dell’Ospedale Annunziata.
A volte le festività sono l’occasione per dedicare più tempo ai nostri anziani, alle radici; radici che appartengono a tutta la comunità e che da tutti devono ricevere protezione. A Bologna la Polizia ha distribuito a tantissimi nonni cartoline speciali con tutti i consigli per non rimanere vittima di truffe, quelle più odiose perché spesso messe in atto ai danni delle persone più fragili emotivamente.
In provincia di Campobasso, alcuni allievi della scuola di Polizia, futuri poliziotti, a dimostrazione che certe cose non si insegnano ma sono nel Dna di chi sceglie questa professione, hanno fatto una raccolta fondi e hanno comprato indumenti e oggetti di prima necessità per una casa famiglia della provincia. Su una tutina per neonati c’era la scritta “don’t stop believin’”; “non smettere di crederci”.