SEREGNO – Ormai è deciso: il 28 gennaio si alza il sipario sulla stagione di prosa numero 49 del teatro “San Rocco”. Una delle più storiche di tutta la provincia di Monza e Brianza e, finalmente, la prima dopo l’emergenza coronavirus che aveva costretto a chiudere anzitempo la stagione 2019-2020 troncando a metà un ricco cartellone di spettacoli e lasciando nelle mani degli spettatori i biglietti già acquistati e gli abbonamenti sottoscritti in attesa di poter decifrare il futuro e sperare di poter tornare a fare teatro.
Con la ripartenza del “San Rocco”, a tutti gli effetti, a Seregno riparte la cultura. Perché a parte il concorso pianistico internazionale “Ettore Pozzoli” che ha cadenza biennale, questo si tratta di gran lunga del momento più qualificante della proposta culturale seregnese, pur senza voler nulla togliere alle proposte dell’amministrazione comunale e alla vitalità delle numerose associazioni cittadine.
Al teatro “San Rocco” sono passati i più grandi attori, le compagnie più blasonate e quelle più popolari, tanto che perfino i “Legnanesi” all’inizio del mese di novembre (quando hanno recuperato lo spettacolo in cartellone nel maggio 2020), sono arrivati a dire che “non c’è teatro se non c’è il ‘San Rocco’”, per loro a tutti gli effetti una seconda casa visto che qui arrivano ininterrottamente da quasi cinquant’anni.
Una stagione un po’ ridotta nel numero degli spettacoli e dai tempi un po’ ristretti, quella ormai imminente, ma non per questo di qualità inferiore rispetto alle precedenti. I grandi nomi e la qualità sono assicurati. Si parte il 28 e 29 gennaio con uno spettacolo di Alessandro Gassman: “Il silenzio grande”. Con Massimiliano Gallo, Stefania Rocca, Antonella Morea, Paola Senatore e Jacopo Sorbini. Giovedì 10 febbraio sarà la volta di “Oblivion Rhapsody” (fuori abbonamento, in sostituzione de “La Bibbia riveduta e scorretta” che era stata inserita nel cartellone precedente), con il gruppo di cantanti comici e dissacratori. Il 26 e 27 febbraio sono protagoniste le donne e l’intimità femminile: Nancy Brilli e Chiara Noschese portano in scena “Manola”, libro di successo di Margaret Mazzantini.
La settimana successiva si torna in sala per il recupero di uno spettacolo della stagione 2019-2020: si tratta di “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”. una produzione del Teatro dell’Elfo e del Teatro Stabile di Torino, con la regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, tratta dal romanzo di Mark Haddon, capace di ottenere un incredibile successo a livello internazionale. Superato il giro di boa, si prosegue sabato 12 e domenica 13 marzo con “L’uomo che ride – il musical”, ispirato al romanzo di Victor Hugo. Sabato 19, invece, una vera e propria chicca fuori abbonamento: la prima nazionale del musical “Inferno”, ispirato alla prima cantica dell’opera dantesca, prodotto dalla compagnia teatrale “Mirò” proprio in collaborazione con il teatro “San Rocco”. Il 30 e 31 marzo, infine, lo spettacolo che chiude il sipario: “Alle 5 da me”, commedia di Pierre Chesnot con Gaia De Laurentis e Ugo Dighero, musiche della Banda Osiris.
Per l’acquisto dei biglietti e per scoprire tutte le formule degli abbonamenti proposti, è possibile consultare direttamente il sito del teatro “San Rocco” all’indirizzo www.teatrosanrocco.com