PALERMO – Anche la Sicilia dice no alla riapertura della scuola nella giornata di lunedì. Con una posizione però un po’ differente rispetto a quella della Campania, che ritiene da irresponsabili fare tornare tutti in classe: in Sicilia, semplicemente, si è deciso di rimandare di tre giorni il suono della campanella per la ripresa delle lezioni. Tutti di nuovo a scuola, insomma, da giovedì.
Alla base della decisione, arrivata al termine di un incontro della task force regionale, con la presenza degli assessori regionali Ruggero Razza (con delega alla Salute) e Roberto Lagalla (Istruzione), c’è la necessità di verificare tutti gli aspetti organizzativi connessi all’aumento dei contagi registrato in questi giorni.
Soddisfazione è stata espressa da Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, che ha ricordato come i sindaci fossero già pronti a intervenire ognuno nel proprio Comune per evitare la ripresa dell’attività scolastica.
Soddisfatta della decisione anche Francesca Bellia, segretario generale della Cisl Scuola Sicilia, presente alla riunione: “La priorità è la sicurezza di tutti, ci auguriamo che questi giorni possano garantire un rientro più tranquillo. Le scuole non hanno ricevuto dati di positività segnalati da Asp ma solo casi singoli segnalati dalle famiglie, sappiamo che ci sono molti docenti e molti fra personale Ata in quarantena, ma nessun dirigente scolastico ha un quadro chiaro”.
Resta da capire se anche in questo caso il Governo deciderà di impugnare la decisione così come ha già dichiarato di voler fare con la Campania.