MONZA – Carrefour ristruttura la propria organizzazione in tutta Italia e le conseguenze si faranno sentire anche in Brianza. Qui il gruppo francese, il quarto a livello mondiale nel comparto delle vendite al dettaglio, dispone degli ipermercati di di Limbiate e Giussano. Nel territorio brianzolo ci sono sei punti a vendita a gestione diretta, due in quella di Lecco. Complessivamente, comprendendo anche i negozi in franchising (o gestione conto terzi), nelle due province il marchio Carrefour compare su 27 strutture, per un’occupazione complessiva di circa 400 persone. Gli esuberi dichiarati inizialmente a livello nazionale sono 769.
In Brianza i posti a rischio sono 45. La riorganizzazione sarà comunque gestita in base a un accordo siglata dalle organizzazioni sindacali di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, e dai responsabili del gruppo transalpino. L’intesa interessa tutti i 350 punti vendita in Italia: i dipendenti sono in totale circa 14mila.
“L’accordo – precisa Francesco Barazzetta, segretario generale Fisascat Cisl Monza Brianza Lecco – è uno strumento negoziale fondamentale perché ci permette di gestire una riorganizzazione aziendale di grande importanza”.
L’intesa riguarda anzitutto gli esuberi. Grazie alla trattativa, il loro numero è stato ridotto a 719 dai 769 richiesti inizialmente dalla società. “L’uscita – spiega Barazzetta – sarà gestita solamente con il criterio della non opposizione e della volontarietà a fronte di un incentivo all’esodo”.
L’accordo prevede pure la possibilità di ricollocare i lavoratori all’interno della rete commerciale. “Anche in questo caso – sottolinea Barazzetta – è stato previsto il criterio della volontarietà e, comunque, sarà sempre necessario il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. L’intesa prevede poi percorsi di riqualificazione interna del personale o di ricollocazione presso terzi”. Il «patto» siglato tra sindacati e società interessa anche la questione franchising, in vista della cessione di 106 negozi della rete vendita a terzi operatori commerciali nel 2022. L’accordo, il primo siglato nel settore della distribuzione commerciale, impegna Carrefour a vincolare nei contratti stipulati all’applicazione dei contratti nazionali sottoscritti da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, al rispetto delle normative su salute e sicurezza e a prendere i provvedimenti necessari per evitare qualsiasi forma di corruzione. Nel caso in cui vengano ceduti o affittati a terzi operatori punti vendita a gestione diretta, continuerà a essere applicata la contrattazione integrativa aziendale e saranno riconosciute in continuità la rappresentanza e le agibilità sindacali. Sono previsti inoltre dei momenti di monitoraggio per l’andamento della rete franchising, informazioni preventive all’apertura di procedure di cessione di rami e la responsabilizzazione di Carrefour qualora le organizzazioni sindacali denuncino il mancato rispetto delle normative da parte del franchisee. La società si è inoltre impegnata a non prevedere ulteriori affidamenti di attività a terzi.
“Questo accordo – conclude Barazzetta – è un passo importante perché segna il ripristino delle relazioni sindacali e l’avvio di una nuova fase di gestione del rilancio della multinazionale in Italia”.