LA SPEZIA – I finanzieri della Guardia di Finanza della Spezia, il ROS Carabinieri di Genova, i funzionari del locale Ufficio delle Dogane, in perfetta sinergia investigativa, hanno portato a termine una complessa ed articolata indagine transnazionale – svolta sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Genova in raccordo con la Procura della Repubblica della Spezia – bloccando all’interno del porto mercantile della Spezia, un ingente quantitativo di droga occultata in un contenitore proveniente dalla Repubblica Dominicana e diretto al Porto di Valencia sul quale era stato posto un sigillo falsificato.
La sostanza stupefacente, nascosta in un carico di carta da macero, era suddivisa in 12 pacchi contenenti 359 panetti pronti per essere prelevati con il sistema del cosiddetto rip-off, consistente nel riporre la droga immediatamente dietro i portelloni del container, in modo da poter essere agevolmente prelevata dai trafficanti durante la sosta delle merci nelle aree portuali.
A seguito dell’esame del drop test la sostanza è risultata essere cocaina di elevatissima qualità e purezza; la droga sequestrata, per complessivi 412 kg, avrebbe fruttato, una volta immessa nel mercato, oltre 100 milioni di euro.
L’attività di servizio, a testimonianza la costante ed efficace azione condotta in sinergia dalla Guardia di Finanza, dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dai Carabinieri, si pone nell’ambito del costante monitoraggio delle spedizioni dal Sudamerica che aveva già consentito ingenti sequestri di droga nel porto spezzino.
Giusto due anni fa nel medesimo scalo portuale erano stati rinvenuti e sequestrati 338 kg di cocaina nascosti all’interno di lastre di granito provenienti dal Brasile.