SEREGNO – Il dado è tratto: dopo tanti mesi di chiacchiere, soprattutto di polemiche, si parla finalmente di lavori di sistemazione delle case comunali di via Hugo. L’amministrazione comunale ha infatti aggiudicato il servizio di trasloco per liberare tutti i 18 appartamenti e procedere ai lavori di riqualificazione. Un passo atteso ormai da tempo. Da mesi. Era il mese di dicembre, infatti, quando Giuseppe Borgonovo (assessore con delega ai Lavori pubblici e alla Manutenzione) aveva annunciato la necessità di intervenire in modo radicale sulle case per cercare di risolvere il problema in modo definitivo.
Situazione ben poco dignitosa. Addirittura con rischi di salubrità per gli inquilini, che avevano portato il problema alla ribalta nazionale organizzando un servizio con “Le Iene”. Purtroppo si trattava di un disagio più che evidente: le muffe sono più che visibili, non serve la lente di ingrandimento per cercarle. Così come, nelle giornate di maltempo, ci vuole poco per rendersi conto dei problemi di infiltrazione: in alcuni appartamenti gli inquilini sono costretti a posare i secchi sul pavimento per non camminare sull’acqua.
Situazione di scarsa vivibilità, esempio di degrado, con buona pace degli inquilini che in continuazione hanno evidenziato il disagio. Purtroppo anche un esempio di spreco di risorse pubbliche, visto che le case sono anche di recente costruzione. Era infatti il 2008 quando le abitazioni, progettate dall’archistar Stefano Boeri, hanno iniziato a manifestare i loro problemi.
Negli anni si è cercato di correre ai ripari. Tanti gli interventi “tampone” che si sono susseguiti, ma con scarsi risultati. I problemi hanno continuato a manifestarsi, a tutt’oggi la situazione è ancora irrisolta. Nel recente passato era stato Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega, a risollevare la questione, chiedendo all’amministrazione comunale di non dimenticare i residenti, costretti a vivere in pessimi ambienti per colpe non loro. Invito raccolto dal sindaco Alberto Rossi e dall’assessore Borgonovo, che tuttavia avevano voluto evidenziare che si trattava di una situazione ereditata. Insomma un degrado e uno spreco di denaro pubblico da attribuire a predecessori.
“Stiamo cercando di porre rimedio a dieci anni di mancata attenzione – aveva replicato un anno fa Borgonovo –. Serve un intervento completo per riqualificare tutto. La stima è di 1,7 milioni di euro. Non possiamo più permetterci di pensare che il problema si rivolva con piccole manutenzioni”. Proprio in quell’occasione, dicembre 2020, per la prima volta si era parlato della necessità di allontanare i residenti per consentire l’intervento dell’impresa. L’idea, naturalmente, aveva sollevato il malcontento tra gli inquilini: felici sì per avere appreso della volontà del Comune di risistemare le loro case, ma poco propensi a un doppio trasloco. Non solo: qualcuno di loro storceva il naso di fronte alla possibilità di finire, sebbene provvisoriamente, in case popolari con noti problemi di degrado anche sociale.
A distanza di pochi mesi, però, la Giunta comunale aveva dovuto rivedere le stime, purtroppo al rialzo: non più 1,7 milioni per riqualificare le case di via Hugo, bensì 2,3 milioni.
Questi soldi, però, potrebbero non bastare. Perché quattro famiglie, a loro volta, avevano deciso di portare il Comune in un’aula: quella del tribunale. Ritengono che sia corretto che qualcuno paghi il conto dopo dieci anni di disagi.