VERONA – Non si accontentavano di incassare soldi con interessi davvero folli e insostenibili: dalle loro vittime di sesso femminile volevano spesso anche prestazioni sessuali. I tre malviventi, due italiani e un romeno, sono stati raggiunti dai Carabinieri di San Bonifacio (Verona) che hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Secondo le indagini a coordinare l’attività del gruppo di usurai era un uomo originario di Catanzaro, disoccupato dal 2014. I tre prestavano soldi, pretendendo la restituzione con tassi interesse che si sono spinti fino al 143 per cento. Pare, tuttavia, che fossero disposti a rivedere le condizioni, tra tassi o durata del prestito, in cambio delle prestazioni sessuali delle donne che erano finite tra le loro mani.
L’attività di usura, secondo i Carabinieri, durerebbe almeno dal maggio 2019. A dare il via alle indagini la denuncia presentata dai familiari di una donna che, per necessità, aveva chiesto un prestito di 25 mila euro fidandosi del datore di lavoro che le aveva presentato un uomo ritenuto in grado di aiutarla.