TORINO – Avevano pubblicizzato l’iniziativa mediante una locandina sui social network, la quale faceva riferimento ad una festa techno da svolgersi nella tarda serata di sabato, in un’area non meglio precisata del nord Italia.
Da successivi riscontri e dal contributo informativo dell’Arma dei Carabinieri, si identificava il luogo deputato per lo svolgimento della festa illegale nell’area dell’ex Galoppatoio situato all’interno del parco del Meisino, nella periferia nord di Torino.
La presenza della festa musicale veniva inoltre confermata da ripetute segnalazioni di gruppi in avvicinamento verso il capoluogo torinese, provenienti da fuori provincia.
Il Compartimento di Polizia Ferroviaria rilevava la presenza di circa 150 persone giunte presso le stazioni di Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa; un altro centinaio circa in avvicinamento a piedi verso il luogo del rave party.
Presso l’area venivano, quindi, fatte convergere diverse pattuglie delle forze di polizia ordinariamente impiegate in servizio di controllo del territorio, e successivamente il personale interforze impiegato nei servizi cosiddetti “antimovida” e in altri servizi.
Sul posto, veniva riscontrata la presenza all’interno dell’area dell’ex Galoppatoio di circa 350 persone, in procinto di dare vita ad una festa illegale “rave party”, che veniva interrotta sul nascere grazie al repentino intervento delle forze di polizia, che hanno ulteriormente impedito l’avvicinamento di altre 250 persone circa.